L’arancera si innesta come corpo di fabbrica indipendente all’interno di Villa Nigra, edificio della fine del XVI secolo. L’intervento nasce dalla volontà di conservare il carattere storico dell’edificio e valorizzare la spazialità interna, anche in termini di materia, di trasparenza e di atmosfera e non solo di utilizzo. Gli interventi architettonici si rendono quasi invisibili: serramenti con un minimo impatto visivo e profilo sottilissimo della SeccoSistemi, riscaldamento a pavimento e cemento-resina di Kerakoll che rimanda al pavimento in cemento preesistente, illuminazione con strisce led nascoste nel cornicione della sala. Due porte scorrevoli in noce massiccio sono state estratte dall’interno della muratura, restaurate e inserite in una guida esterna a formare una “quinta scenica” della sala e utilizzate come porta per accedere al vano scala e al quadro elettrico dei comandi della sala.
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