Uno degli aspetti più interessanti di questo intervento di restauro, risiede, non solo nell’esito finale, quanto nella strategia processuale intrapresa per arrivare a questo risultato.
La prima operazione è stata quella della costituzione di un Comitato garante e promotore dell’operazione. Lo sviluppo del progetto si è poi confrontato con la ricerca dei finanziamenti e con la formazione di un gruppo di lavoro con differenti competenze: archeologiche, geologiche, statiche, architettoniche e nel campo del restauro pittorico, della ricerca archivistica e della comunicazione.
Lo sviluppo semicircolare e non ortogonale dell’edificio costituisce l’elemento originario, caratteristico, capace di generare una spazialità non solo raccolta, che lo fa riconoscere come luogo sacro, ma che si snoda anche attraverso un ritmo compositivo articolato..
L’intervento statico ha affrontato principalmente due problematiche: quelle di natura fondazionale e, in secondo luogo, quelle statiche per le parti aeree. Gli interventi hanno riguardato la palificazione la realizzazione di fondazioni, il consolidamento delle parti aeree, il consolidamento delle volte, il risanamento dal’umidità di risalita, il risanamento degli intonaci, il risarcimento delle fessurazioni, la rimozione e posa della pavimentazione in pietra, pavimentazione e sistemazione a verde del cortile, illuminazione, restauro degli affreschi ed infine il recupero degli affreschi eseguiti nel 1752 da G. B. Ronchelli.
Parrocchia di Mergozzo, Finanziamento: Regione Piemonte, Compagnia di San Paolo, Conferenza Episcopale Italiana, Fondazione B.P.N.
1999- 2005
Imprese: Maulini Walter, Barberi restauri, Primat,, Insubria Drill, Società Lombarda di Archeologia
€. 400.000,00
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